Beschreibung
Catalogo della prima retrospettiva dopo la scomparsa dell’artista. Nuove prospettive sull’arte di Enrico Castellani. In coedizione con il Museo d’arte Mendrisio. Con la collaborazione della Fondazione Enrico Castellani.
Enrico Castellani (Castelmassa, 1930 – Celleno, 2017) ha lavorato tutta la vita alla propria idea di rappresentazione dello spazio sulla tela, raggiungendo risultati tali da divenire una delle figure di riferimento dell’arte a livello internazionale. Spazio, tempo, variazione, ripetizione: in una potenzialmente infinita serie di combinazioni le superfici monocrome di Castellani cancellano l’idea classica della rappresentazione per aprire nuovi canali percettivi. Il suo alfabeto visivo parla la lingua della luce, le sue superfici, come lui stesso scrisse nel 1961, «non facendo più parte del dominio della pittura o della scultura, e potendo assumere dell’architettura il carattere di monumentalità o potendo ridimensionarne lo spazio, sono il riflesso di quello spazio interiore totale, privo di contraddizioni, cui tendiamo». L’intento di questo catalogo, concepito dal Museo d’arte Mendrisio insieme alla prima grande retrospettiva dopo la morte dell’artista, è di offrire una visione complessiva della straordinaria carriera di Castellani, dalla fine degli anni Quaranta al primo decennio del XXI secolo, suggerendone nel contempo alcune nuove possibili letture, grazie ai saggi di Barbara Paltenghi Malacrida (Le ragioni di una mostra), Federico Sardella (I luoghi di Castellani), Ester Coen (Ho fatto l’immagine), Fulvio Irace (Spazio. Tempo. Architettura) e Paolo Bolpagni (Tempo e musica nell’arte di Enrico Castellani).